XIAOMI un chicco di riso versus una mela Americana APPLE

Pubblicato il 10 settembre 2025 alle ore 18:59

Di LORENZA MARINI
lorenzamarini2905@gmail.com

Xiaomi (小米) in cinese significa chicco di riso e come sempre la premessa è sono solo un'interprete, accompagno viaggi in giro per il mondo e conosco un pò la Cina quindi tutto ciò che leggerete è opinabile e sarò felice se condividerete con me la Vostra preziosa opinione.

Mentre ieri sera Tim Cook della MELA 苹果 - Píngguǒ  svelava l’iPhone 17 (0,3 mm più sottile e una fotocamera “mai vista prima”), a Pechino Xiaomi festeggiava i primi 50.000 ordini per la SU7l’auto elettrica che Apple ha solo sognato in 10 anni di progetti abortiti "Titan". 

Io, utente Apple da 12 anni, ammetto: Xiaomi è l’unica azienda che osa sfidare Cupertino sul suo stesso terreno e in 3 anni ha costruito 4 mega-fabbriche e sfida ora Tesla direi sta seminando tanti  chicchi di riso un po in tutti i settori e si sta anche mangiando la mela di Donaldo...

Insomma mentre il mondo guarda a Cupertino per l'evoluzione, guarda a Pechino per la rivoluzione. E la rivoluzione, oggi, corre a 265 km/h!!!

 

14 anni.

Da 0 a 100 miliardi di fatturato in un battito di ciglia.

Da Startup a Predatore Globale


Nell’aprile 2010, in un ufficio di Pechino grande come un garage, Lei Jun – ex CEO di Kingsoft – lanciò Xiaomi con una frase: «Voglio fare tecnologia di qualità al prezzo di un panino». Oggi, Xiaomi vale 85 miliardi di dollari (più di Ford o Nissan), fattura 100 miliardi l’anno e vende 2.000 prodotti diversi.

 come ha fatto????

Sintetizzo quanto appreso da una mia ex collega cinese di quando lavoravo a Pechino in Holiday Inn che ora lavora per Xiaomi con cui ogni tanto chatto su WeChat. 

- Strategia kamikaze: Margini ridotti all’osso (5% di profitto sui device vs il 40% di Apple). Dati pratici: Xiaomi copia l’estetica minimalista di Apple ma con materiali premium a prezzi pop (es. Xiaomi 15 Ultra a 1.299€ vs iPhone 17 Pro a 1.549€ processori più RAM di un laptop medio fino a 16GB e ricariche a 90W che portano la batteria da 0 a 100% nel tempo di un caffè.). 


- Filosofia “Fan First”: Coinvolge gli utenti nello sviluppo dei prodotti. Il MIUI (sistema operativo Android-based) è stato ottimizzato con 100.000 suggerimenti di utenti.

 

- Ecosistema Totalitario: Non compri un telefono, aderisci a una religione/setta come Apple (iPhone iPad Mac AppleTV e un tempo pure iPod) ogni prodotto Xiaomi parla con gli altri e ora anche con l'auto e gli elettrodomestici.

Certo poi Apple vende sicurezza dati a peso d’oro. Xiaomi regala tecnologia a basso costo, ma i tuoi movimenti oculari finiscono nei server cinesi.


Punti di forza di Xiaomi? 


E' sulla fotografia che il divario si fa audace. Le partnership con Leica non sono marketing: sono sostanza. I sensori da un pollice dello Xiaomi 15 Ultra catturano una luce e un dettaglio che mettono in discussione gerarchie consolidate, offrendo modalità di scatto—Leica Authentic e Leica Vibrant—che restituiscono un'anima all'immagine digitale. Di fronte al notch ottimizzato o alla fotocamera migliorata del nuovo iPhone, Xiaomi risponde con una rivoluzione hardware a un prezzo che non richiede un mutuo. MA RIPETO NON STO PUBBLICIZZANDO XIAOMI e resto fedele alla MELA anche se coi daxxxxxiii di Donaldo farò un mutuo!!!


Auto Elettriche: L'Attacco al Cuore dell'Europa


Se pensavate che l'auto elettrica fosse un lusso per pochi, ripensateci. Xiaomi non è entrata in questo mercato: lo ha scardinato. Con un investimento di 10 miliardi di dollari, ha creato una divisione automotive che non copia, ma innova.


I modelli principali

Non sono esperta del settore quindi chiedo a chatGTP 

 

Xiaomi SU7 (Speed Ultra 7): La berlina che ha fatto tremare Porsche e Tesla. Design aerodinamico mozzafiato (Cx di appena 0,195, un record), un'architettura a 800V che permette ricariche ultra-rapide (fino a 510 km di autonomia in 15 minuti) e un'accelerazione bruciante. La versione Max è un mostro da 673 cavalli, doppio motore, trazione integrale e uno 0-100 km/h in 2,78 secondi.


Xiaomi YU7: L'imminente SUV che promette di portare la stessa filosofia nel segmento più combattuto del mercato. Più spazio, stessa tecnologia d'avanguardia.

 

Cosa le rende uniche? L'integrazione totale. A bordo, non c'è un semplice tablet, ma il sistema operativo HyperOS, lo stesso degli smartphone, che crea un'esperienza utente fluida e connessa mai vista prima. Il cuore pulsante è un display centrale da 16.1 pollici in 3K, affiancato da un cruscotto digitale rotante da 7.1 pollici e la possibilità di aggiungere ulteriori tablet per i passeggeri. Il sistema di guida autonoma, supportato da LiDAR e una selva di sensori, promette un livello di assistenza alla guida da leader del settore.


Pro e Contro?

 

Il pro è evidente: prestazioni da supercar, tecnologia da ammiraglia e un prezzo stimato in Europa (quando arriverà) che potrebbe partire da meno di 30.000€.

Il contro? La rete di assistenza e la riconoscibilità del brand in un settore tradizionalista. Ma Xiaomi ha già dimostrato di saper costruire la fiducia dal nulla.

Ma non sarà mai una Ferrari aggiungo io!

Ferrari è artigianalità, storia, un'emozione che trascende la scheda tecnica.

Xiaomi è efficienza, tecnologia scalabile, la forza bruta dei numeri. Oggi, una SU7 Max brucerebbe molte sportive blasonate in rettilineo. Il sound, l'anima, l'heritage di Maranello sono un'altra partita. Ma non sottovalutate la velocità con cui Xiaomi impara.

 

Oltre l'Asfalto e lo Schermo: produce praticamente di tutto!


Il vero potere di Xiaomi è l'ecosistema "Human x Car x Home". L'azienda non vende prodotti; vende un'unica, interconnessa esperienza di vita.


Smart Home: Frigoriferi, lavatrici, purificatori d'aria, robot aspirapolvere, tutti connessi e gestibili da un'unica app.

Smart Dress: Smartwatch e smartband che dominano il mercato per rapporto qualità-prezzo.

Mobilità Urbana: Monopattini elettrici diventati un'icona.

Lifestyle e Merchandising: Zaini, penne, asciugamani, valigie. 

 

Ma Xiaomi è solo "Made in China"? No.

Sebbene il cuore della produzione sia in Cina, per aggirare dazi stidaxxxxi e ottimizzare la logistica, Xiaomi ha aperto enormi fabbriche di assemblaggio in India, in partnership con Foxconn, e ha una presenza produttiva in altri paesi asiatici. È una strategia globale, pensata per servire mercati locali con efficienza spietata.

 

Ecco un pò di prezzi

 

Monopattino 499€ | 45 km autonomia, controllo app |


Purificatore Aria 299€ | Rileva PM2.5 e VOC in tempo reale 


Smartwatch Xiaomi Watch S3  149€ | 15 giorni batteria, GPS duale 


Robot Aspirapolvere | Vacuum X10 | 699€ | Mappatura 3D, autosvuotamento |


Auto elettrica | SU7 Speed Ultra | 48.000€ | 800 km autonomia, 0-100 km/h in 2.78s |

 

E che dire di Xiaomi  vs BYD (比亚迪) Build Your Dreams

 

Da ignorante in materia e solo semplice interprete mi pare che  BYD domini sui volumi (3 milioni di auto nel 2023) mentre la Xiaomi punti più sulla superiorità tecnologica. 

Siete d'accordo?

 

✅ Perché Xiaomi Vince:
- Prezzi nucleari: Il purificatore Xiaomi (299€) costa 1/3 del Dyson.
- Aggiornamenti software per 5 anni (vs 4 di Samsung).

 

❌ Perché Fa Paura:
- Dipendenza dalla Cina: L’80% dei componenti è made in PRC. Sanzioni USA? Addio ricambi!!!!!!
- Privacy inesistente: HyperOS condivide 47 tipi di dati col governo cinese, incluso il tono di voce!!!!

 

 Siamo Tutti Cavie nel Laboratorio di CHICCO DI RISO Xiaomi?

 

Xiaomi incarna il paradosso della modernità: ci regala il futuro, ma a prezzo della nostra anima digitale. Mentre guidi una SU7, il cruscotto ti suggerisce dove mangiare in base ai tuoi dati biometrici. Il frigo Xiaomi ordina il latte prima che finisca, ma sa anche quanto alcolici consumi!!! 

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