Lorenza Marini
Maretta tra Cina, Taiwan e Giappone
Sono molto confusa ma ho parlato con alcuni amici per fare chiarezza seppure sia tutto fuorché chiaro
Non è un mistero che lo Stretto di Taiwan
sia uno dei punti più delicati del pianeta.
In queste settimane, però, la tensione è salita di livello:
la premier giapponese Sanae Takaichi ha dichiarato che
Tokyo potrebbe rispondere militarmente
se la Cina tentasse di annettere Taiwan con la forza.
La reazione di Pechino
Minaccia militare: Pechino ha definito le parole di Tokyo una provocazione e ha parlato di “linea rossa oltrepassata”
Sono stati cancellati 5.000 biglietti aerei per il Giappone
le compagnie aeree cinesi hanno ridotto
i voli verso il Giappone fino a marzo 2026
Sono state bloccate alcune importazioni come i frutti di mare
La Cina ha rifiutato incontri bilaterali con la premier giapponese al G20 Internazionale.
Il Giappone si muove
Missili a Yonaguni
Tokyo ha confermato l’intenzione di schierare missili sull’isola giapponese più vicina a Taiwan, a soli 108 km di distanza
Forze di autodifesa: il governo ha ribadito che, in caso di aggressione cinese, il Giappone potrebbe dispiegare le proprie forze armate, pur vincolate dalla costituzione a un ruolo difensivo Internazionale.
Taiwan al centro
Taiwan, autogovernata e rivendicata da Pechino come parte del proprio territorio, diventa così il fulcro di questa crisi.
Il presidente taiwanese Lai Ching-te ha ironizzato sulla situazione mostrandosi mentre mangiava sushi giapponese, un gesto simbolico che sottolinea la vicinanza con Tokyo Internazionale.
Perché è importante
• Equilibrio regionale: la crisi non riguarda solo i tre attori principali, ma coinvolge anche gli Stati Uniti, che osservano da vicino e potrebbero intervenire
• Impatto economico: oltre alla diplomazia, il turismo e il commercio tra Cina e Giappone stanno già subendo pesanti contraccolpi
• Rischio escalation: la combinazione di dichiarazioni politiche, manovre militari e ritorsioni economiche rende la situazione particolarmente instabile.
Cenni storici: Giappone, Cina e Taiwan
1895–1945
Taiwan fu colonia giapponese dopo la guerra sino‑giapponese. Tokyo introdusse infrastrutture moderne, scuole e ferrovie, lasciando tracce culturali e linguistiche ancora visibili.
1945
Dopo la Seconda guerra mondiale, Taiwan tornò sotto controllo cinese (Repubblica di Cina).
1972
Il Giappone riconobbe ufficialmente la Repubblica Popolare Cinese e interruppe i rapporti diplomatici con Taipei, mantenendo però legami economici e culturali informali.
Siccome amo viaggiare ecco un focus su
Vita quotidiana
🇨🇳 Cina
• Urbanizzazione: città enormi e in continua espansione, con skyline futuristici e quartieri tradizionali che convivono.
• Tecnologia: pagamenti digitali ovunque, app come WeChat e Alipay sostituiscono contanti e carte.
• Società: forte pressione lavorativa, ma anche grande vitalità culturale (mercati, festival, cinema locale).
• Politica nella vita: tutto molto controllato quindi non mi dilungo e aggiungo solo la narrativa ufficiale su Taiwan è presente nei media e influenza il discorso quotidiano.
🇹🇼 Taiwan
• Democrazia vivace: libertà di stampa e dibattito politico molto attivo.
• Cultura pop: mercati notturni, bubble tea, musica e cinema con forte influenza giapponese e occidentale.
• Tecnologia: hub mondiale dei semiconduttori (TSMC), con un’economia digitale avanzata.
• Società: stile di vita urbano ma più rilassato rispetto alla Cina continentale, con forte senso di comunità.
🇯🇵 Giappone
• Ordine e civiltà: trasporti puntuali, pulizia degli spazi pubblici, rispetto delle regole.
• Lavoro: ritmi intensi, ma con rituali di decompressione (onsen, karaoke, festival stagionali).
• Tradizione e modernità: templi antichi accanto a grattacieli, sushi bar e robotica.
• Società: forte senso di gruppo e armonia, ma anche crescente attenzione al benessere individuale.
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