Lorenza Marini
Nel wend ho telefonato a Doris, la mia amica di Hong Kong di cui parlo anche nel mio libro Cina oggi più vicina (2008), scritto dopo gli anni vissuti in Cina dal 2000 al 2006.
POTETE LEGGERLO ANCHE QUA SUL MIO SITO
Doris mi racconta che Hong Kong vive in questi giorni una delle sue peggiori tragedie urbane: un incendio che ha messo in luce la fragilità di un modello edilizio basato su densità estrema, materiali discutibili e sistemi di sicurezza carenti.
Doris mi ha raccontato una città ferita, dove il silenzio del lutto si mescola alla rabbia per un disastro annunciato.
DISASTRO ANNUNCIATO??????
Cerco ora di sintetizzare con tutte le informazioni disponibili
L’incendio
• Data e ora: 26 novembre 2025, ore 14:51 locali
• Luogo: quartiere Tai Po, nei Nuovi Territori di Hong Kong
• Area colpita: complesso residenziale Wang Fuk Court, otto grattacieli di oltre 30 piani
• Durata: oltre 40 ore di fiamme, sette edifici distrutti su otto
Chi ci viveva
• Circa 4.000 residenti in quasi 2.000 appartamenti
• Molti anziani e famiglie a basso reddito, rimasti intrappolati
• Vittime anche tra i soccorritori, con diversi pompieri feriti
Bilancio che mi dice Google
• Morti accertati: 128
• Dispersi: più di 200
• Feriti: oltre 144 di cui 10 pompieri
• Tre giorni di lutto ufficiale proclamati dalle autorità a partire da sabato 29 novembre 2025
🎋 Il ruolo del bambù
• A Hong Kong, le impalcature di bambù sono tradizione secolare: leggere, flessibili, resistenti ai tifoni.
• Comportamento al fuoco: il bambù tende a carbonizzarsi in superficie, rallentando la combustione. Non è di per sé altamente infiammabile.
Il problema reale
le fiamme si sono propagate a causa di
materiali moderni fissati sulle impalcature:
• Teli plastici e reti sintetiche che hanno preso fuoco rapidamente
• Pannelli isolanti in schiuma sintetica altamente combustibili
• Vernici e rivestimenti chimici che hanno accelerato la diffusione
Effetto domino
il bambù ha fatto da “scheletro” su cui questi materiali erano fissati. Le plastiche hanno trasformato le impalcature in un condotto verticale, portando il fuoco ai piani alti
Problemi tecnici e responsabilità
Le indagini hanno evidenziato gravi criticità
• Allarmi antincendio non funzionanti
• Pannelli e reti infiammabili
• Assenza di norme severe sui materiali ignifughi
• Impresa edile e subappaltatori sotto inchiesta, con arresti
• Evacuazioni difficili per densità abitativa
e mancanza di uscite di sicurezza
Aggiungi commento
Commenti