di LORENZA MARINI
Boom edilizio, sogni di lusso e città fantasma: il caso Sheyang Guest Mansion in Cina e Burj Al Babas in Turchia sono simboli globali di una crisi immobiliare fatta di eccessi, speculazioni e fallimenti.
Cina: Sheyang Guest Mansion, il lusso abbandonato
Nel nord-est della Cina, vicino a Shenyang, sorge il complesso State Guest Mansions, un progetto immobiliare faraonico composto da oltre 250 ville di lusso. Costruito negli anni 2010, il progetto si è fermato nel 2018, lasciando dietro di sé una città fantasma.
Le cause:
• Corruzione politica e tagli ai finanziamenti pubblici
• Domanda sovrastimata per immobili di fascia alta
• Politiche restrittive del governo cinese contro la speculazione immobiliare
Oggi, le ville incomplete sono invase dalla vegetazione e riutilizzate dai contadini locali per l’allevamento di bestiame, un paradosso che mostra il divario tra ambizione e realtà.
Turchia: Burj Al Babas, il sogno fiabesco fallito
A Mudurnu, in Turchia, il progetto Burj Al Babas prevedeva la costruzione di 732 ville in stile castello francese, pensate per una clientela di lusso proveniente dal Medio Oriente. Il progetto, iniziato nel 2014, è costato 205 milioni di dollari ma è fallito
Le cause:
• Crisi economica turca
• Bancarotta del consorzio Sarot
• Assenza di acquirenti reali
Il risultato? Una “Disneyland abbandonata” con centinaia di castelli identici e disabitati, simbolo di un lusso alieno e scollegato dal contesto locale Geopop.
Parallelismi globali: quando il mattone si sgretola
Questi casi non sono isolati. Ecco altri esempi di fallimenti immobiliari su scala globale:
• Spagna: dopo la crisi del 2008, migliaia di case invendute e interi quartieri incompleti.
• Dubai: progetti di grattacieli e isole artificiali abbandonati o ridimensionati.
• Egitto: città satellite come New Cairo con infrastrutture costruite ma senza residenti.
E allora se dagli errori si impara
• Serve urbanistica sostenibile, con progetti basati su bisogni reali e analisi demografiche.
• I governi devono regolare il mercato immobiliare per evitare bolle speculative.
• L’architettura deve dialogare con il territorio, non imporsi come status symbol.
Questi luoghi, oggi mete di fotografi e curiosi, sono monumenti al fallimento di un modello economico che ha privilegiato l’apparenza alla sostanza. E ci ricordano che il mattone, se non ha fondamenta solide, può sgretolarsi anche prima di essere abitato.
Aggiungi commento
Commenti